martedì 6 dicembre 2011

solo andata

La strada sparisce dentro di me, la ingoio, un pezzo alla volta.
Senza fretta, il grigio dell'asfalto si lascia divorare e appartenere,
mentre il mio sguardo si concentra sul piccolo morso successivo di terra da inghiottire.
Il vento lambisce il mio volto, l'ultimo sole si scaglia con violenza sulle mie braccia
e tatua sul mio profilo l'ideogramma astratto del pungente bisogno di vivere.
Il respiro diventa un dialogo con la mia coscienza, la sento ansimare,
ribellarsi al suo lungo intorpidimento, stupirsi di un sonnambulismo ipnotico finalmente interrotto.
Mi concentro e la stanchezza non mi sfiora, resta un passo dietro alla mia ombra
e attende che sia io a fermarmi per potermi saltare addosso,
ma io non voglio trascinarmela dietro, voglio spogliarmi dei pensieri ingombranti
che hanno afflitto la mia giornata o la mia vita, voglio riflettere sulle vicende che ancora
non ho ben compreso e che stanno modificando la mia esistenza,
voglio guardare alla mia vita senza esserne travolta, osservare e comprendere,
senza dover per forza cedere alle facili giustificazioni che arginano l'anima….
Il ritmo è regolare, deve esserlo per forza, quasi che in quella linearità di movimenti
io possa trovare un equilibrio interiore ed esteriore, un luogo metafisico dove
gli estremi si sfiorano e si completano e le mura magnetiche si aprono creando un varco,
e io lo attraverso…..
La consapevolezza di me rasenta l'inevitabile. Quelli che vedo sono i miei limiti,
non posso odiarli, posso solo cercare di sconfiggerli, o accettarli come innati….
la sfida continua, cerco di controllare il respiro, di valutare le mie energie, di dosare le risorse
di tolleranza alle sfaccettature della mia personalità meno idilliache….
Non sono perfetta, e mi identifico con maggior piacere nei miei difetti
piuttosto che nei miei pregi.
La strada continua e io continuo il mio viaggio, e ogni passo che faccio
è un passo in più da percorrere al ritorno, il mio corpo……
dov'era finito il mio corpo, quali trasformazioni ha subito in questi anni di buonismo incondizionato,
eppure c'è, e reagisce, e risponde agli stimoli, e asseconda le mie richieste….
E la mia anima, dove si era nascosta, non ricordavo di averla smarrita,
eppure i pensieri che ora improvvisi mi attraversano, non mi hanno mai sfiorato…..
La consapevolezza s'impossessa di me come una verità innata ed una pacifica serenità
s'insinua tra le fibre provate delle mie carni e le travagliate corde della mia anima,
e il vento lambisce il mio viso, e il sole insistente continua a fare vibrare i suoi ultimi raggi su di me….
Lo sguardo basso, non posso alzare la testa, non posso divorare una fetta di mondo
più grande di quella che ora sono pronta a digerire, sto procedendo bene,
la mia fronte è imperlata di un sudore leggero che spiega i miei sforzi e li gratifica,
e io lo sento scivolare sulla mia guancia come una lacrima non pianta.
Una sensazione di beatitudine s'impossessa infine di me, le mie difese hanno ceduto,
le mie barriere hanno vacillato, la mia fragilità si apre improvvisamente al mondo
rivelandomi tutta la forza di un carattere che non ricordavo di avere…
E continuo.
Devo affrontare la strada, devo affrontare me stessa. Passo dopo passo, morso dopo morso,
pensiero dopo pensiero.
Vedo l'incomunicabilità e vedo la solitudine, vedo la tristezza e vedo la disperazione.
Non mi appartengono, ma le vedo, e vorrei poterle abbattere, o quantomeno, combattere…..
Vedo i miei desideri, finalmente trovo il coraggio per essere sincera con me stessa,
e non limitarmi ad essere sempre e solo obiettiva.
Non sono mai cambiata.
Ci sono nature che non mutano con il tempo. Io sono un'anima ribelle,
non posso accettare le mediocrità umane come conseguenza della limitatezza d'intenti,
devo sempre mettere in discussione, devo sempre distinguermi
affermare me stessa e la volontà di possedere un io pensante e autonomo,
devo sempre contrastare, devo sempre oppormi….
Non sempre.
……ma la noia…..
La noia non mi piace
La noia è un po' morire, mentre dentro, dentro la vita pulsa, la fantasia impazza,
la creatività mi mostra mondi paralleli, l'ironia mi aiuta a sopravvivere, e i sensi….
I sensi mi sconvolgono più intensamente di quanto ricordassi…..
E dunque il mio cinismo non era la soluzione……
Corro, il vento mi lambisce, il sole questa sera non tramonta e mi accompagna,
allontanando da me la mia ombra e la stanchezza, sono libera….
Libera di sprofondare in questo egoismo edonistico.
Libera di godere di questa sensazione di completezza fisica e mentale,
di questo equilibrio cosmico che mi porta all'estremo e mi proietta su un piedistallo
privilegiato dal quale posso vedere me stessa senza odiarmi e accettarmi inevitabilmente
con amore e comprensione.
Questa sono io.
Forse solo per un secondo, ma mi percepisco così vividamente da restare interdetta
dalla chiarezza con cui finalmente vedo in me, e tutto ha un senso,
e tutto ha un suo posto, nel caos perfetto della mia vita.
E finalmente, alzo lo sguardo al cielo senza restarne schiacciata...

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